“La montagna dovrebbe servire per salire, ma anche, e soprattutto, per discendere. Verso la gente”, scrive Alberto Bevilacqua .
E se si “scende” negli scatti di Attilio Pregnolato si vede un uomo che è come un puntino in mezzo alla vallata, sul dorso della montagna. Quell’uomo è un cercatore e uno scopritore al contempo, che ha fatto della montagna la sua passione. Viverla come se fosse indispensabile vuol dire avere passione per qualcosa, sentirla palpitare nel petto come la vita. Si chiama “montagna” e il suo “cercatore” è Attilio Pregnolato che gira il mondo e ne racconta la bellezza in The World’s Paths, blog denso di viaggi e “vagabondaggi mentali”. Quello di Attilio Pregnolato è un omaggio alla natura di un fotografo e una dedica d’amore di un uomo. E’ comune che l’individuo sia il protagonista di un racconto fotografico, dove spesso l’ambiente in cui è situato appare come le quinte di un teatro, in secondo piano.
In tal caso definire questo portfolio un racconto di fotografia naturalistica sarebbe riduttivo, in quanto la natura, per quanto ritratta nella sua immensità, non basterebbe a sé stessa e al contempo l’uomo in essa non basterebbe a sé stesso.
V’è ritratto un dialogo tra due forze, quella naturale e quella umana, l’ancestrale relazione in cui sempre è necessario negoziare.
L’individuo di Attilio Pregnolato è ritratto come completamente immerso nell’ambiente che lo circonda, tanto da apparirne parte integrante. Così la montagna non è più solo di roccia, ma è anche di “uomo”, cioè fatta di “umana vita”. Perché viaggiandovi attraverso, lungo le pendici scoscese e nelle gole fino alle vette più alte, si ha come l’impressione di sentirla respirare la montagna.
Sceglie il bianco/nero Attilio Pregnolato per raccontare il suo lungo viaggio, dove si susseguono immagini bellissime di paesaggi mozzafiato. Luoghi dove si ha l’impressione di essere liberi, colmi e maledettamente soli. Sulla vetta della montagna d’ “Uomo”.
1- Uomo e Natura. Qual è il confine tra i due?
L’uomo é natura, né più né meno come tutto quanto lo circonda, poco importa se é arrivato a credere di essere meglio e più importante del resto. Cerco, con le mie fotografie, di restituite un po’ di parità a questo rapporto, cercando di mostrare che l’uomo é solo una piccola parte della natura.
2- Fotografo, viaggiatore, esploratore. Chi è Lei?
Ogni fotografo è un viaggiatore ed esploratore. Diventano tre passioni inseparabili, profondamente legate ed impossibili da dividere, alimentate l’una dall’altra. Amo viaggiare in primo luogo ed amo altrettanto fotografare, unire queste due passioni ed esplorare il mondo era il naturale passo successivo.
3- Quando si trova alle pendici di una montagna, sente di essere “uomo” o “natura”?
Mi sento una tutt’uno con la natura, finalmente in grado di riscoprire il legame che ci unisce.
Contatto FB: Attilio Pregnolato
Per PHOLIO: Ilaria Sciadi Adel
V’è ritratto un dialogo tra due forze, quella naturale e quella umana, l’ancestrale relazione in cui sempre è necessario negoziare.