Londra, New York, Parigi. Il “treno di notte” di Massimiliano Marchese ha attraversato le città sotterranee del mondo ed è arrivato sino allo spettatore in bianco ed in nero.
Metrolife si intitola il portfolio di Massimiliano Marchese, fotografo catanese di professione libraio, che con l’acquisto della prima reflex scopre il proprio amore per la fotografia, la propria piacevole “malattia” come è solito lui definirla. Protagonista di questo racconto fotografico la metropolitana, che costituisce l’ “altro” , l’universo parallelo, la realtà oltre l’immaginabile.
La metropolitana è la metafora della città che si muove e che pulsa, ne è di fatti il cuore. Ogni giorno razze, culture e lingue diverse affollano la città sotterranea in movimento, che pare una campana di suoni misteriosi.
Massimiliano Marchese è un fotografo sensibile alla luce e alle emozioni, il b/n che utilizza è netto, denso, bellissimo. Dentro vi si mescolano le immagini e i sentimenti, i propri intessuti di una attitudine all’osservazione attenta del mondo.
I personaggi che popolano la metropolitana di Massimiliano Marchese sembrano “vicini”, ovvero lo spettatore ha come l’impressione di poterli sfiorare e toccarne l’anima. Interessante risulta di fatti essere il punto d’osservazione, che si muove a partire dall’altezza del busto del fotografo sino al soggetto ritratto. Così facendo nell’obiettivo fotografico confluiscono storie e sguardi e vissuti diversi, e il fotografo come il pescatore li raccoglie tutti dentro la sua rete.
Ritratti intensi, emozionali di una città sotterranea che pulsa.
Massimiliano Marchese è un fotografo sensibile alla luce e alle emozioni, il b/n che utilizza è netto, denso, bellissimo.