Avviene che in musica si trovano in accordo i suoni ed è sinfonia.
Fabio Camandona è un compositore, un osservante di quel culto che è la simmetria in fotografia. Linee rette, geometrie che non sono frutto del caso, bensì di una ricerca consapevole nella composizione di un’immagine. La metafora musicale del compositore, in grado di trovare la giusta armonia tra i click e le cose, è qui azzeccata e Fabio Camandona scatta alla ricerca della sintonia perfetta.
Esiste una folta letteratura, nonché una diatriba corposa, sulla cosiddetta “costruzione dell’immagine”: fino a che punto prevale l’istinto e dove incomincia l’intenzione nello scatto? Ha più valore un’immagine colta- il cosiddetto “snapshot” per capirci- o un’immagine in un certo senso premeditata e dunque costruita per l’appunto?
Nonostante molteplici siano i quesiti in materia, resta il fatto che ciò che si vede è il risultato ultimo di quello che appare un processo complesso e che è lo specchio della natura di chi è lì a scattare. Le immagini di Fabio Camandona sono belle, cioè intessute di quella bellezza fatta di giusta armonia tra forma e contenuto. I colori, così come i bianchi e i neri, seguono un equilibrio cromatico per un’estetica dell’immagine da cui trae piacere l’occhio di chi guarda.
Non è streetphotography, per lo meno non la solita, quella che Fabio Camandona presenta in questo portfolio. La streetphotography è un genere di fotografia che fa fatica a restare in certi ranghi ed entro certe regole, si tratta per lo più di uno stile che ha le radici nella città, incostante quanto imprevedibile e che la digitalizzazione della comunicazione ha portato alla ribalta.
Di “street” le immagini di Fabio Camandona hanno soprattutto lo spazio e le sue grandezze non misurabili e tra le quali il fotografo cerca di insinuarsi in modo misurato, raffinato, quasi chirurgico. Ne viene fuori un grande set fotografico sul quale si muovono attori e spettatori anche, e si ha come l’impressione di auscultare tutta la trepidazione del fotografo nell’attesa dell’attimo perfetto.
1- Afferma di rappresentare la società attraverso le Sue fotografie. La immagini come una strada, che tipo sarebbe? Cosa vede? La descriva.
No no, non ho la capacità di farlo, assolutamente. Io con la street gioco ed intepreto me stesso, mie visioni. Conosco pochi colleghi comunque in grado di farlo e ne spiego il motivo: interpretazione. Nel raccontare la società è necessario distaccarvici ma questo, anche per me, è spesso impensabile (ci si vive dentro…). Il rischio, nel non riuscire a farlo, è di raccontare la propria società ossia una realtà personalizzata. Interpretata appunto. Siamo tutti consci che due buoni fotografi potrebbero raccontare lo stesso evento con due emozioni contrastanti. Una festa come felice e come drammatica. Una giornata in centro come piena di vitalità o desolata. Quindi, nel doverla immaginare come una strada, la immagino come la mia strada nella quale sono libero di giocare a piacimento. Ed è quel che faccio. Cosa faccio con/in questa strada ? Mi diverto. Per mestiere faccio tutt’altro tipo di fotografia e per me la street è svago.
2- Parla di composizione fotografica. Quali sono gli ingredienti necessari per comporre una buona immagine fotografica ?
Sono tantissimi…davvero, sono talmente tanti da non essere elencabili in un’intervista. Terzi, centralità, parentesi, quinte, diagonali, ombre, linee, tagli da ritratto, schiacciamento dei piani, accentuazioni di emozioni con riprese alte/basse e tanti tanti altri Ultimamente sto proprio giocando con lo schiacciamento dei piani (lente lunga). Praticamente sto facendo una street “meno usuale” posizionando elementi umani e gestualità in un contesto paesaggistico sia naturale che urbano.
3- Guardi nella Sua borsa, quale attrezzatura non può mancare per intraprendere uno dei Suoi viaggi esplorativi?
Una macchina fotografica con una lente fissa. Possibilmente medio corta. A poter scegliere la mia Fuji X-E2 con il 27 mm pancake.
Contatto FB: Fabio Camandona
Per Pholio: Ilaria Sciadi Adel
Le immagini di Fabio Camandona sono belle, cioè intessute di quella bellezza fatta di giusta armonia tra forma e contenuto.