“C’ero soltanto. C’ero. Intorno cadeva la neve”, in quest’haiku di Kobayashi Issa si racchiude l’intero senso del tempo, lungo ed imperituro oltre l’uomo e lo spazio.
Soltanto il tempo che passa nella città giapponese di Utsunomiya-shi che il fotografo Atsushi Yasui immortala lungo le strada che scorrono lontano dalla civiltà. E’ il tempo del’assenza, il “senza-tempo” che infinito si staglia al di sotto della linea che separa l’orizzonte intenso dell’azzurro cielo dal verde brillante dei campi sino alla strada grigia.
Nulla si muove negli scatti di Atsushi Yasui, nulla sembra accadere, ma è soltanto apparenza. Nella sequenza di scatti a colori di seguito presentata v’è come una silente quiete che sembra precedere un accadimento subitaneo che avvolge l’intero paesaggio di un’infinita sinistra ambiguità.
E’ la composizione dell’immagine ad attrarre l’attenzione dello spettatore: i colori appaiono irreali e posizionati come gettate di pennellate orizzontali di vernice. Il paesaggio è costituito da forme composte e semplici tali per cui appare incredibilmente surreale come una città del futuro di certi film manga, alla fine del tempo. Perciò ogni parte del paesaggio appare come un ordinato segmento geometrico che, di scatto in scatto, sembra rivelare una storia.
Così accade per gli scatti in b/n che ritraggono la stazione di Koganei avvolta nel silenzio della notte solitaria e fumosa.
Soltanto il tempo che passa lontano dal suono di qualunque civiltà. La stazione appare deserta mentre l’orologio segna la mezzanotte in punto dei viandanti in attesa del tempo che passa e li porta via.
Contatto FB: Atsushi Yasui
Per PHOLIO: Ilaria Sciadi Adel
E’ il tempo del’assenza, il “senza-tempo” lungo ed imperituro, oltre l’uomo e lo spazio.